24 Apr
24Apr

Il 24 aprile 1184 a.C. è una data che qualsiasi appassionato di letteratura epica dovrebbe conoscere.

Davvero non sapete di cosa sto parlando? Non preoccupatevi ragazzi, io sono qui per questo.

Il 24 aprile, infatti, è una data molto importante nella storia dell'antica Grecia, una data che secondo alcuni cambiò per sempre il corso della storia; dovete sapere infatti che, secondo il mito, questo è il giorno in cui i Greci guidati da Agamennone, riuscirono  grazie ad un ingegnoso stratagemma architettato dal grande Ulisse, ad entrare in quella che allora era considerata una delle città più grandi e potenti del mondo, Troia.

Prima di proseguire con il nostro racconto vorrei farvi un piccolo riassunto, tutti sapete che il casus belli che fece scoppiare le ostilità tra le due fazioni fu il rapimento della regina Elena di Sparta da parte del principe troiano Paride; i re greci non poterono accettare che un loro pari subisse una tale onta, così decisero di unirsi e di formare un unica grande spedizione greca (cosa che poi sarebbe avvenuta di nuovo solamente otto secoli più tardi, in occasione delle due guerre persiane) posta sotto la guida di Agamennone, che aveva come scopo quello di riportare Elena in patria, riparando così il torto subito da Menelao.

Va detto però, che ad Agamennone, più che vendicare l'onore del fratello, interessava la città di Troia, essa infatti, era stata eretta sullo stretto dei Dardanelli e ciò consentiva alla città di controllare una delle più importanti rotte mercantili di tutto il Mediterraneo, facendole acquisire grandi ricchezze e di questo Agamennone ne era ben consapevole, ciò dava al Grande Re greco un ulteriore motivo per conquistare la città.

La guerra si perpetuò per i dieci anni successivi, in quanto potendo contare su delle mura inespugnabili e su continui approvvigionamenti, i troiani riuscirono a sostenere le continue ondate dei greci, ma allora come riuscì Odisseo ad ingannare i troiani?

La risposta è tanto semplice quanto efficace, con un cavallo di legno costruito dai greci, che essi spacciarono come offerta agli dei per propiziare il loro ritorno in patria.

Il piano del re di Itaca andò a buon fine, i troiani cascarono nella trappola e fecero entrare il grosso cavallo in città, portandolo fino alle porte del tempio, per offrirlo in sacrificio, ciò che non sapevano però, era che in realtà all'interno del cavallo, c'erano dei guerrieri greci, che approfittarono della notte e dei festeggiamenti troiani per la vittoria della guerra, per aprire le grandi porte della città e fare entrare il loro esercito (che nel frattempo si era nascosto con la flotta dietro un'isola non molto distante).

Quella notte Troia venne conquistata e della grande città non rimase che cenere (secondo il mito).


Articolo di: Alberto Fernandez.

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